Nelle sue varie dimensioni e caratteristiche, “fare rete” o “lavorare in team”, rappresenta una vera e propria strategia relazionale organizzata, creata dagli individui per facilitare il raggiungimento di determinati obiettivi attraverso la reciproca collaborazione. Il gruppo è inteso qui non come somma di persone indipendenti, bensì interdipendenti.
- Durata:
1 ora o più (Dipende dall’obiettivo e dai risultati attesi) - Numero di partecipanti:
da 4 a 20. Spesso anche sotto i 20 è consigliabile creare dei sottogruppi - Grado di difficoltà:
medio. - Materiali:
fogli di grande formato, post-it, pennarelli e documenti condivisi.
Fase 1
DEFINIRE CHIARAMENTE L’OBIETTIVO: COSA VOGLIAMO RAGGIUNGERE?
Un insieme di persone diventa gruppo quando elabora al suo interno obiettivi condivisi dall’intero gruppo. Anche quando gli obiettivi dovessero provenire dall’esterno (come succede nei gruppi di lavoro, in cui l’obiettivo viene per esempio dato dai superiori), un gruppo diventa tale solo se rielabora, facendoli propri, gli obiettivi che provengono da altre parti. Condividere non significa unanimità, ma riconoscimento dell’obiettivo da parte di tutti e dichiarazione di impegno per raggiungerlo.
Fase 2
CREAZIONE DI NORME E VALORI: SU QUALI LOGICHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO?
Il gruppo produce anche le norme di funzionamento del gruppo stesso e i valori in cui crede. Anzi, proprio le regole costruite dal gruppo, che possono nascere solo dopo che si è diventati capaci di gestire eventuali conflitti, diventa un momento gratificante e di coesione per il gruppo stesso: le regole assieme ai valori, vanno formano quella che diventerà una vera e propria “cultura” del gruppo.
Fase 3
INDIVIDUARE RUOLI E COMPETENZE: CHI FA COSA?
Il gruppo, non esiste se non si differenzia al suo interno assegnando ruoli particolari. I ruoli rispecchiano le attese che gli altri hanno nei confronti di un membro del gruppo, per il fatto che quel membro presidia una determinata attività. Per raggiungere condizioni di efficacia, un gruppo deve avere competenze sia operative che relazionali. Le prime attengono al fare, organizzare e pianificare; le seconde interessano la comunicazione, la creazione del giusto clima e la gestione dei conflitti.
Fase 4
SCEGLIERE UN METODO: QUALI REGOLE OPERATIVE CI DIAMO?
Il metodo ha come riferimento le norme operative. Che regolano l’interazione professionale tra i membri del gruppo, ordina il lavoro nel gruppo, favorisce la tendenza all’uniformità dei prodotti attraverso l’adozione di standard e codici condivisi. Aderire alle regole per il lavoro comune non è semplice: richiede una forma di pensiero sovra-individuale, l’uso di tecniche per la risoluzione di conflitti, l’analisi delle risorse e dei vincoli e una costante capacità di adattamento.
Fase 5
COME GESTIRE LA COMUNICAZIONE ALL’INTERNO DEL GRUPPO?
La comunicazione è lo strumento chiave che permette il funzionamento del lavoro di gruppo che presuppone lo scambio di informazioni finalizzato al raggiungimento degli obiettivi attraverso la produzione dei risultati attesi. La comunicazione orienta ed è a sua volta orientata dal sistema di relazioni e ruoli presenti nel gruppo stesso.
NOTA:
Esiste una differenza tra gruppo di lavoro e lavoro di gruppo. Il primo rappresenta un’unità organizzativa caratterizzata da dimensioni ridotte e autonomia gestionale e operativa; il lavoro di gruppo è un metodo di lavoro, che prevede: un obiettivo operativo, persone con scopi e bisogni interdipendenti e coordinamento interno.